ASSEGNO DI MANTENIMENTO E CONVIVENZA PREMATRIMONIALE

La convivenza prematrimoniale entra nel calcolo dell’assegno di mantenimento

La sentenza n. 33385 del 19.12.2023 della Cassazione ha avuto una indubbia portata innovativa e porterà a scontri ancor più aspri nelle aule di giustizia tra ex coniugi.

 

Infatti il verdetto prende le mosse dal caso di due persone che hanno avuto una convivenza certificata, caratterizzata da un progetto di vita comune, da una condivisione di risorse economiche e dalla nascita di un figlio.

 

In base al succitato arresto la convivenza deve aver avuto i seguenti caratteri:

-       Stabilità e continuità

-       Un progetto di vita comune con impegni economici di ambedue i conviventi

-       Una continuità tra la convivenza di fatto ed il matrimonio

 

Il sottoscritto ritiene che il principio di diritto espresso dagli Ermellini sia applicabile anche alle convivenze poi sfociate nell’unione civile

 

Che succede in caso di convivenza non dimostrabile?

 

Gli avvocati divorzisti dovranno accuratamente affilare le spade in tutti quei casi in cui la convivenza prematrimoniale non sia facilmente dimostrabile, perché magari la convivente risultava formalmente risiedere dai genitori oppure perché il contratto di locazione della casa familiare era intestato solo a lui.

 

Di sicuro assisteremo al proliferare di cause per la modifica delle condizioni di separazione o di divorzio in tutti quei casi in cui è stato emesso un verdetto prima della pubblicazione della suddetta sentenza della Suprema Corte.

Roma, 6 gennaio 2024

 

Orlando & Botter Avvocati

Avv. Massimo Orlando

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